In data 7 marzo 2019 la Commissione Europea ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia, oltre che a Cechia, Regno Unito, Slovenia, Svezia e Ungheria, per non aver recepito pienamente nell\’ordinamento nazionale la Direttiva UE 2015/849 relativa alla prevenzione dell\’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, ossia la meglio nota IV Direttiva Antiriciclaggio (Documento integrale).

In Italia il recepimento della IV direttiva è avvenuto con il D.Lgs. n. 90/2017, in vigore dal 4 luglio 2017, ma la Commissione, in seguito alla valutazione delle misure notificatele, ha rilevato un recepimento solamente parziale della normativa europea e la  sussistenza di alcune lacune.

Il nostro Paese dispone ora di due mesi di tempo per rispondere e adottare misure adeguate al fine di evitare la prosecuzione della procedura di infrazione.

La notizia della messa in mora dell’Italia da parte della Commissione Europea segue il Comunicato Stampa n° 38 del 25/02/2019 del Ministero dell’Economia e delle Finanze(Documento integrale) con il quale ha informato che il GAFI/FATF, in occasione della Plenaria tenutasi a Parigi il 20-22 febbraio 2019, ha valutato positivamente il primo follow-up Report presentato dall’Italia in materia di antiriciclaggio e di lotta al finanziamento del terrorismo (Documento integrale).

In netto disaccordo con la Commissione Europea, il GAFI sostiene che il nostro Paese continua a fare sostanziali progressi sulla compliance tecnica in materia di AML/CFT, anche grazie alle misure introdotte con la normativa di recepimento della IV direttiva europea, ossia il D.lgs. 90/2017.

Il Rapporto integrale sull’Italia è stato pubblicato dal GAFI in data 27 marzo 2019, nel quale analizza le azioni intraprese dal nostro Paese per rafforzare il proprio quadro giuridico, normativo e operativo per combattere il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo (Documento integrale).

In particolare, il GAFI ha esaminato la relazione di valutazione reciproca (mutual evaluation report—MER) adottata dall’Italia nell\’ottobre 2015 alla luce dei progressi compiuti nell\’affrontare alcune carenze di conformità tecnica individuate nel MER stesso e ha riclassificato una serie delle proprie Raccomandazioni.

Si rimane in attesa di una valutazione definitiva, considerando anche la recente emanazione dei provvedimenti attuativi delle nostre Autorità di Vigilanza.