In data 27 ottobre 2023 Confindustria ha pubblicato una Guida operativa per gli enti privati in tema di whistleblowing (documento integrale) al fine di aiutare le imprese ad orientarsi nell’applicazione della nuova disciplina di cui al D. Lgs. n. 24/2023 (di seguito il “Decreto”) di recepimento nell’ordinamento italiano della direttiva UE 2019/1937 riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’UE.

La suddetta Guida tiene conto delle tiene conto delle Linee guida fornite da ANAC (documento integrale).

Si ricorda che la nuova disciplina produce effetti dal 17 dicembre 2023 per i soggetti del settore privato che hanno impiegato nell’ultimo anno una media di lavoratori subordinati (contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato) superiore a 50 e inferiore a 250. Sono esclusi dall’applicazione gli enti privati con meno di 50 lavoratori e che non hanno adottato il Modello 231. Sono invece tenuti ad applicare il decreto tutti gli intermediari finanziari indipendentemente dal numero di lavoratori e dall’adozione del Modello 231.

Entro il 17 dicembre 2023 dovranno essere assolti gli obblighi informativi in merito al canale, alle procedure ed ai presupposti per effettuare le segnalazioni interne o esterne.

Tali informazioni devono essere esposte nei luoghi di lavoro in un punto visibile e accessibile a tutti, e devono essere pubblicate in una pagina specifica del sito web istituzionale dell’ente e della piattaforma informatica adottata per effettuare le segnalazioni.

In merito al canale interno di segnalazione Confindustria, confermando quanto previsto dalle Linee guida ANAC, precisa che lo strumento adeguato per effettuare le segnalazioni è la piattaforma on-line. Pertanto come indicato da ANAC la posta elettronica ordinaria e la PEC non sono considerati strumenti adeguati a garantire la riservatezza delle segnalazioni.

Tale interpretazione tuttavia non è unanime dal momento che il Decreto non fa espresso riferimento alle piattaforme online, ma si limita a dire che; 1) i canali di segnalazione devono garantire la riservatezza (ad esempio tramite il ricorso a strumenti di crittografia), 2) le segnalazioni sono effettuate in forma scritta (ad esempio con modalità informatiche) oppure in forma orale.

Secondo Confindustria invece l’ente è obbligata a predisporre sia il canale scritto – analogico e/o informatico – sia quello orale, lasciando al segnalante la scelta della modalità attraverso la quale effettuare la segnalazione.

Per Confindustria l’alternatività riguarda, quindi, solo la forma scritta: l’impresa potrà decidere se utilizzare lo strumento della piattaforma on-line oppure optare per la posta cartacea (es. la lettera raccomandata).

Con particolare riferimento alla piattaforma di whistleblowing, Eddystone si avvale del supporto di un’applicazione sviluppata su GlobalLeaks il software libero e open source utilizzato anche da ANAC per il proprio sistema di segnalazione.

La piattaforma consente di effettuare le segnalazioni sia in forma scritta che in forma orale (tramite un sistema di messaggistica vocale registrata) assicurando la riservatezza dei dati e delle informazioni scambiate tra segnalante e gestore del sistema di segnalazione.