In data 18 novembre 2020 Banca d’Italia ha aperto una pubblica consultazione al fine di revisionare le disposizioni di vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari.(documento integrale).

In particolare, le proposte di revisione riguardano le disposizioni contenute nella Circolare della Banca d’Italia n. 285/2013 “Disposizioni di vigilanza per le banche”, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2.

Scopo della consultazione è quello di recepire le novità introdotte dalla direttiva 2019/878 (c.d. CRD V) in materia di regole sulle remunerazioni, la quale, tra l’altro, ha specificato alcuni aspetti in merito all’applicazione del principio di proporzionalità e rafforzato il quadro normativo tramite, per esempio, l’introduzione del principio di gender pay neutrality e della durata del differimento minimo della componente variabile.

Nella presente consultazione Banca d’Italia tiene, inoltre, in considerazione anche i lavori attualmente in corso in ambito europeo nel medesimo ambito, con particolare riferimento alla revisione complessiva degli “Orientamenti EBA del 2016 su sane politiche di remunerazione ai sensi della CRD IV e sull’informativa ai sensi del CRR” in consultazione fino a gennaio 2021.

Le principali modifiche proposte riguardano:

– l’identificazione del personale cd. “risk-takers”, ossia coloro che assumono rischi rilevanti per la banca o per il gruppo;

– l’identificazione delle categorie di banche e degli importi di remunerazione variabile esclusi da alcune regole di maggior dettaglio, per esempio, le disposizioni in merito al differimento minimo, all’uso degli strumenti finanziari per il pagamento della remunerazione variabile ed ai benefici pensionistici discrezionali;

– la neutralità delle politiche di remunerazione rispetto al genere del personale;

– l’esclusione di alcune società del gruppo, tra cui imprese di investimento e società di gestione del risparmio soggette, dall’applicazione consolidata delle regole sulle remunerazioni;

– l’innalzamento del periodo di differimento della remunerazione variabile per tutto il personale più rilevante da 3-5 anni a 4-5 anni.

Infine, si evidenzia la previsione di un regime transitorio per le SIM, le quali attualmente sono tenute ad applicare la disciplina sulle remunerazioni della Circolare di Banca d’Italia n. 285/2013, ai sensi dell’art. 17 del Regolamento della medesima Autorità del 5 dicembre 2019 di attuazione degli articoli 4-undecies e 6 del TUF.  In particolare, le SIM continueranno ad applicare le disposizioni sulle remunerazioni al momento vigenti, ossia contenute nel 25° aggiornamento della Circolare di Banca d’Italia n. 285/2013, fino al recepimento della direttiva 2019/2034/UE, cd.  Investment Firm Directive (IFD), e del regolamento UE 2019/2033, cd. Investment Firm Regulation  (IFR), fissato al 26 giugno 2021. A partire da tale data le imprese di investimento saranno sottoposte a una disciplina prudenziale specifica. Eddystone assiste le SIM nel processo di adeguamento alle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale, il cui progetto dovrà essere inserito nel bugdet 2021 al fine di tener conto dei relativi tempi ed oneri.

La consultazione si concluderà in data 18 gennaio 2021.