In data 16 aprile 2020, l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha emanato la comunicazione “Prevenzione di fenomeni di criminalità finanziaria connessi con l’emergenza da Covid-19” (documento integrale).

In tale comunicazione vengono evidenziati alcuni aspetti cui gli intermediari, i professionisti, gli altri operatori qualificati e le Pubbliche amministrazioni, soggetti agli obblighi antiriciclaggio devono prestare attenzione al fine di agevolare una collaborazione attiva in quanto l’attuale emergenza sanitaria espone il sistema economico-finanziario a molteplici rischi di comportamenti illeciti.

Tra questi è opportuno citare i pericoli di truffe, di fenomeni corruttivi e di possibili manovre speculative anche a carattere internazionale. L’indebolimento dal punto di vista economico delle famiglie e  delle imprese accresce inoltre i rischi di usura e può facilitare l’acquisizione diretta o indiretta delle aziende da parte delle organizzazioni criminali. Gli interventi pubblici a sostegno della liquidità possono determinare tentativi di sviamento ed appropriazione, anche mediante condotte collusive. Infine il mutamento improvviso delle coordinate di relazione sociale aumenta l’esposizione di larghe fasce della popolazione al rischio di azioni illegali, realizzate anche on line. Una particolare attenzione deve essere perciò riposta verso:

– i rapporti intrattenuti con le aziende che operano nei settori della sanità ovvero in settori attigui;

– i finanziamenti erogati, con garanzie, dallo Stato, sia in sede di istruttoria che in fase di utilizzo dei fondi;

– le attività a distanza, in particolare on line.

La comunicazione in oggetto deve essere portata a conoscenza del personale e dei collaboratori incaricati della valutazione delle operazioni e devono essere diffuse istruzioni mirate al fine di assicurare un’efficace applicazione della disciplina antiriciclaggio.

La UIF sottolinea, poi, che in questo contesto è fondamentale agire in maniera coesa affinché gli interventi pubblici possano raggiungere gli obiettivi prefissati, sostenendo in modo effettivo le persone e le imprese in difficoltà. Devono, inoltre, essere previsti i possibili effetti distorsivi e preservata l’integrità dell’economia legale.

Il sistema di prevenzione del riciclaggio rappresenta uno strumento efficace in quanto interviene in modo tempestivo sulle operazioni in corso e non solo ex-post ad ausilio della repressione dei reati. Ai soggetti obbligati viene di calibrare i propri presidi antiriciclaggio nella maniera più efficace per supportare in modo adeguato il dispiegarsi dell’intervento di sostegno. Essi sono tenuti ad intercettare e comunicare tempestivamente all’UIF, ai sensi degli artt. 10 e 35 del D. Lgs. 231/2007, tutte le situazioni sospette al fine di consentire l’attivazione dei meccanismi di approfondimento e d’indagine. Inoltre in caso di attività che riguardano più soggetti obbligati è importante che sia assicurata la condivisione delle informazioni.

Infine, la UIF ricorda che per favorire una pronta individuazione dei contesti relativi alle casistiche oggetto della presente comunicazione, è opportuno richiamare espressamente la connessione con l’emergenza COVID-19 nei campi descrittivi della segnalazione.