In data 20 luglio 2021 la Commissione europea ha pubblicato un pacchetto di quattro proposte legislative in materia antiriciclaggio.

In particolare, si segnala la proposta di regolamento che istituisce una nuova autorità dell’UE in materia di AML/CFT (documento integrale), cd. AMLA, che dovrebbe entrare in funzione nel 2024, al fine di istituire un unico sistema integrato di vigilanza AML/CFT in tutta l’UE.

La seconda proposta riguarda, invece, un regolamento in materia di AML/CFT contenente norme direttamente applicabili, anche in relazione all’adeguata verifica della clientela e alla titolarità effettiva (documento integrale). In particolare, tale provvedimento punta a raggruppare nel cd. “Codice Unico dell’UE in materia di AML/CFT” le norme in materia di antiriciclaggio e contrasto al terrorismo in tutta l’UE.

Con la terza proposta è introdotta una bozza della sesta direttiva in materia di antiriciclaggio, che andrà a sostituire l’attuale direttiva (UE) 2015/849 (documento integrale).

Mentre la quarta proposta consiste nella revisione del regolamento (UE) 2015/847 sui trasferimenti di fondi ai fini del tracciamento dei trasferimenti di cripto-attività (documento integrale) al fine di estendere l’applicazione delle norme in materia di AML/CFT all’intero settore delle cripto-attività, garantendo la piena tracciabilità dei trasferimenti di cripto-attività e vietando i portafogli anonimi di cripto-attività.

Ulteriori disposizioni riguardano, poi, l’introduzione di un massimale di euro 10.000 per i pagamenti in contatti in tutta l’UE, fatte salve soglie analoghe purché non superiori.

Infine, la Commissione europea prevede che un paese inserito negli elenchi del Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI) sarà incluso anche in quelli dell’UE. In particolare, riflettendo gli elenchi del GAFI, saranno predisposte una cd. lista nera e una cd. lista grigia. L’inserimento nell’una o nell’altra lista comporterà per il Paese misure proporzionate ai rischi ML/CF. Rimane ferma la possibilità per l’Unione Europea di inserire, sulla base di una valutazione autonoma, anche paesi non riportati dal GAFI, ma che rappresentino una minaccia per il proprio sistema finanziario.

Sarà possibile inviare commenti in merito alle iniziative legislative fino al 17 settembre 2021.