In data 23 agosto 2018 Banca d’Italia ha posto in pubblica consultazione le modifiche alle disposizioni vigenti in attuazione del pacchetto MiFID II e MiFIR nelle materie assegnate alla competenza esclusiva dell’autorità (documento integrale).

Il documento è suddiviso in due parti: la prima contiene un nuovo regolamento della Banca d’Italia che — in attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis), del TUF — disciplina alcuni obblighi degli intermediari che prestano servizi e attività di investimento e gestione collettiva del risparmio, mentre la seconda contiene le modifiche alle disposizioni della Circolare di Banca d’Italia n. 285/2013 in merito all’autorizzazione alla prestazione di servizi e delle attività di investimento da parte delle banche italiane, nonché alla prestazione di tali servizi da parte di banche estere in Italia e di banche italiane all’estero.

Per quanto riguarda il nuovo regolamento, esso si applica a SGR, SICAV, SICAF, SIM e gruppi di SIM, nonché, limitatamente alla prestazione dei servizi e attività di investimento, a banche e gruppi bancari, intermediari ex art. 106 TUB, Bancoposta e agenti di cambio e racchiude materie fino ad oggi disciplinate da altri provvedimenti.

In particolare, gli obblighi in materia di governo societario e requisiti generali di organizzazione, compresi i sistemi interni di segnalazione delle violazioni; funzioni aziendali di controllo; politiche e prassi di remunerazione e di incentivazione; esternalizzazione di funzioni operative essenziali o importanti e continuità dell’attività erano contenute nel Regolamento Congiunto Banca d’Italia—Consob, superato dal nuovo assetto di competenze delineato dal TUF, mentre gli obblighi in materia di deposito e sub-deposito dei beni della clientela erano contenuti nel Regolamento di Banca d’Italia del 29 ottobre 2007.

Inoltre, nell’attuare il regolamento, i destinatari dovranno seguire il già noto principio di proporzionalità secondo cui graduare l’applicazione delle regole più o meno nel dettaglio a seconda della dimensione della società.

Tra le novità si segnala, innanzitutto, il rafforzamento dei presidi di governo societario dei gestori, ai quali,  seppur non siano destinatari delle norme in materia di governo contenute nella MiFID II, si è deciso di applicare le regole introdotte per gli intermediari che prestano servizi di investimento in un’ottica di allineamento normativo.

Altro tema innovativo è quello sul whistleblowing che, sulla base del principio di proporzionalità, vede rimessa agli intermediari la scelta delle soluzioni tecniche e organizzative ritenute più idonee alla propria struttura, ferma restando la necessaria approvazione dei sistemi di segnalazione da parte dell’organo con funzione di supervisione strategica, nonché la nomina di un soggetto responsabile degli stessi.

Infine, in merito alla Circolare n. 285/2013, si segnala che le modifiche principali riguardano, tra le altre cose, una più precisa disciplina delle domande di autorizzazione, la disciplina di trasmissione dell’informativa preliminare all’autorità di vigilanza per la prestazione transfrontaliera di servizi e attività d’investimento nell’UE e la disciplina di autorizzazione e di operatività in Italia delle banche non europee.

La consultazione rimarrà aperta sino al 23 ottobre 2018.