In data 31 luglio 2025 Banca d’Italia ha pubblicato il documento “Piani d’azione sull’integrazione dei rischi climatici e ambientali nei processi aziendali degli intermediari non bancari: principali evidenze campionarie e nuove buone prassi” (documento integrale).
Il report riporta i principali risultati del monitoraggio dell’attuazione dei piani di azione sviluppati da un campione di intermediari non bancari:
– 77 Finanziarie
– 20 IP/IMEL
– 70 SGR
– 28 SIM
volti a favorire la progressiva integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali, nei sistemi di governo e controllo e nel risk management framework.
Inoltre, è stato fornito un aggiornamento delle buone prassi osservate, che integra il report pubblicato a dicembre 2023 (documento integrale).
Banca d’Italia nel 2023 aveva richiesto agli intermediari non bancari di predisporre e trasmettere un piano d’azione contenente gli interventi programmati, e le relative tempistiche, per un graduale allineamento delle prassi aziendali alle Aspettative di Vigilanza sui rischi climatici e ambientali (documento integrale).
I piani di azione inviati dagli intermediari non bancari alla Banca d’Italia entro il 31 marzo 2023 si devono concludere entro il corrente anno 2025.
Pertanto la Banca d’Italia in relazione all’approssimarsi del termine previsto per l’allineamento alle Aspettative di Vigilanza, nel 2025 sta proseguendo il monitoraggio dei piani di azione e intensificando il dialogo con gli intermediari, specie laddove si riscontrano dei ritardi rispetto alle tempistiche previste.
L’azione di monitoraggio condotta nel 2024 da Banca d’Italia sugli interventi previsti dai piani ha permesso di riscontrare che oltre il 60% degli intermediari del campione sta procedendo a dare attuazione ai piani d’azione secondo la programmazione stabilita, sebbene si osservi un’ampia eterogeneità tra comparti: infatti l’80% del campione delle SGR stanno procedendo in maniera più spedita, mentre per SIM, IP/IMEL e società finanziarie la percentuale che procede con l’attuazione delle iniziative in linea con il calendario stabilito è inferiore al 60%.
In particolare sono state oggetto di analisi le seguenti aree tematiche:
– Governance e organizzazione,
– Modelli di business,
– Gestione dei rischi,
– Disclosure.
Nel report pubblicato a dicembre 2023, la Banca d’Italia aveva fornito un elenco di “buone prassi” osservate dall’analisi dei piani d’azione trasmessi dagli intermediari a marzo 2023. Nel report di luglio 2025 Banca d’Italia riporta le nuove “buone prassi” ricavate dal monitoraggio del 2024 dell’implementazione dei piani di azione.
Banca d’Italia ha ribadito che le “buone prassi” sono descritte a titolo illustrativo e non esauriscono le modalità idonee a conseguire l’allineamento con le Aspettative di Vigilanza; ciascun intermediario è quindi invitato a valutare la coerenza delle specifiche soluzioni sulla base della materialità dei rischi climatici e ambientali.
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